Dimagrimento localizzato

Dimagrimento localizzato, ovvero ridurre il grasso corporeo nei punti critici - vero o falso?
Siamo ormai alle porte di una nuova stagione estiva e la domande che tutti, o quasi tutti, ci facciamo è sempre la stessa: “Sarò mai pronta/o per la prova costume?” o “Come faccio ad eliminare quel velo di grasso dalla pancia?”.
Molto spesso, nel mio lavoro, i clienti chiedono di risolvere degli inestetismi localizzati in determinate zone corporee per migliorarne l’aspetto.
Il grasso localizzato nell'uomo e nella donna

Nelle donne, è risaputo, i depositi lipidici più frequenti risiedono nel distretto tricipitale (interno braccia), adduttori della coscia (interno coscia) e glutei, mentre, per gli uomini la zona più critica è rappresentata dall’addome.
Partiamo dal sacro presupposto che se un cliente si rivolge a un trainer professionista è perché ripone fiducia nel suo lavoro e, in qualche modo, l’istruttore con competenza e buon senso, cerca di accontentarlo per il tipo di richiesta.
Ma l’essere umano non è una macchina. Non si migliora una funzionalità o un aspetto esteriore intervenendo esclusivamente su un singolo “pezzo”.
Al contrario, bisogna considerare la persona come un insieme di svariati sistemi che interagiscono ininterrottamente tra loro per garantire il normale funzionamento che comunemente chiamiamo “vita”.
La comunità scientifica non ha mai avvalorato la teoria dello “Spot Reduction“, che nella nostra lingua traduciamo con il termine di Dimagrimento Localizzato. Infatti la Fisiologia umana ci dice che il corpo metabolizza il grasso per poi distribuirlo proporzionalmente su tutto il corpo.
Alcuni studi hanno invece provato che lo Spot Reduction può avere una valenza scientifica.
Se da un lato l’attività aerobica di media/alta intensità protratta nel tempo favorisce il dimagrimento generalizzato, tramite processi come la lipolisi (catabolismo dei lipidi), dall’altro, esercizi svolti con la massima intensità e basati su contrazioni massime, danno come risultato un considerevole dimagrimento a livello locale.
Questo accade perché durante lo sforzo massimo il nostro organismo rilascia adrenalina (favorisce la vasodilatazione) e noradrenalina (favorisce la vasocostrizione).
In particolare, il tessuto adiposo mostra una elevata e transitoria sensibilità alla noradrenalina, con la conseguente stimolazione del processo di lipolisi.
Infatti, l’esperienza ci ha indotto a constatare che i programmi in cui si alternano attività aerobica e circuiti con workout anaerobici (macchine isotoniche, piccoli attrezzi, corpo libero) sono molto efficaci per migliorare i distretti che tendono ad accumulare massa grassa.
In ogni caso è sempre bene ricordare che il dimagrimento è un processo sistemico!
Allenamento e dieta devono essere parti integranti di un programma che mira a ridurre adiposità localizzate

Di seguito proviamo a fornire un elenco di esercizi che potrebbero favorire la riduzione del grasso in alcune zone specifiche come braccia, cosce, glutei e addome.
Treadmill | 10 min – 60/70% FC max |
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Crunch | 1 serie x 30 ripetizioni |
Squat libero | 1 serie x 20 ripetizioni |
Pull down tricipiti (ai cavi) | 1 serie x 20 ripetizioni |
Bike | 6 min – 60/70% FC max |
Russian twist con medical ball | 1 serie x 30 ripetizioni |
Affondi laterali | 1 serie x 20 ripetizioni |
Chest press | 1 serie x 20 ripetizioni |
Treadmill | 6 min – 60/70% FC max |
Plank frontale in isometria | 60 secondi |
Adductor machine | 1 serie x 30 ripetizioni |
Dips sullo step | 1 serie x 15 ripetizioni |
Il circuito va eseguito senza alcun tipo di recupero tra una stazione e l’altra.
Nel caso in cui si volesse ripetere più volte, consiglio un recupero di almeno 120 secondi.
E mi raccomando, alla fine del workout, non dimenticate mai di fare stretching!
Buon divertimento!
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